La cucina toscana: i suoi piatti tipici
Toscana: Piatti tipici toscani una terra conosciuta per le sue molteplici opere d’arte, per i suoi panorami unici, carichi di campi in fiore e borghetti arroccati su colline verdeggianti. Questa regione contribuisce anche all’idea culinaria estera del nostro paese, nonché al fatto che la nostra cucina italiana sia tra le migliori cucine al mondo; per dimostrarvi questo, oggi parleremo dei piatti tipici toscani.
Prima di percorrere insieme a voi questo breve tour di cucina gastronomica, volevamo soffermarci su quanto i piatti storici e tipici toscani della cucina toscana (come spesso avviene nella tradizionale cucina italiana) siano di per se piatti del “popolo”. Potrete notare, come in molte pietanze vengano usati il pane senza sale ed il pane raffermo, ovvero pane indurito, non più fresco, oppure ancora verdure e avanzi di piatti precedentemente cucinati. Questo perché i contadini e le persone povere del popolo, riuscivano a procurarsi solo questi pochi alimenti e dovevano sopravvivere nutrendosi di questo.
Non trovate strano pensare che prelibatezze alla fine così rustiche, una volta costituivano “tutto” mentre ad oggi, sono solo una nostra semplice portata, un antipasto, un primo o un contorno. Quindi quello che vogliamo trasmettervi oggi oltre alla scoperta ed alla conoscenza di ottimi piatti e buon cibo, è anche un po’ la storia, la provenienza di tutto questo, che ad oggi costituisce un patrimonio per il nostro paese e per tutti noi.
La Pappa al pomodoro
Cominciamo da un piatto povero, ma uno tra i principali piatti tipici toscani proveniente da Siena, chiamato la pappa al pomodoro. Non fatevi ingannare dalle sue origini perché siamo sicuri che questo piatto possa incantare tutti i palati. Questa pietanza è di semplice preparazione, pane raffermo, aglio, olio, basilico e ovviamente abbondate dosi di pomodori pelati. Questo piatto ebbe due momenti di splendore durante la sua lunga storia. Il primo è stato quando lo scrittore fiorentino Vamba ne parlò e nel 1920 le sue parole vennero pubblicate sul giornalino più famoso dell’epoca “Gian Burrasca”. Un altro famoso momento storico per questo piatto fù proprio la canzone “la pappa con il pomodoro” cantata da Rita Pavone.

La Ribollita
Altro piatto di origini povere e fratello della nostra amata pappa al pomodoro è la ribollita. Dovete sapere che il nome dato al piatto viene proprio dal fatto che la pietanza viene riscaldata ovverro ribollita per una seconda volta, insomma tempi addietro era un piatto povero fatto dagli avanzi ribolliti della settimana. Oggi questo piatto viene degustato spesso durante la stagione fredda ed anch’esso è formato da pane raffermo con l’aggiunta di cavolo nero (essenziale) e svariati tipi di fagioli. Legata a questa pietanza ci sono molte storie, per certo sappiamo che la sua nascita risale a molti secoli fa, forse attorno al 500.
Panzanella
Antipasto o pranzo leggero, questa pietanza è molto conosciuta in Toscana ma anche nel resto del centro Italia. Il piatto è composto da pane raffermo e verdure, il tutto condito con olio extra vergine d’oliva. Veloce e fresco, una tipica pietanza estiva.

Crostini di fegato o crostini neri
Durante il vostro soggiorno in Toscana vi capiterà di ordinare come antipasto un tagliere toscano con prelibatezze varie, salumi e/o formaggi tipici. Vi capiterà sicuramente di trovare insieme a queste pietanze anche una sorta di pene croccante con una crema: un crostino di fegato. Questo crostino ammettiamo non è per tutti i palati, tuttavia credeteci è l’antipasto toscano per eccellenza. La sua composizione è semplicissima essendo anch’esso un piatto contadino. Basta una fetta di pane caldo tostato per avere un pò di croccantezza e sopra spalmato con cura un “patè” di fegato di pollo. La composizione del patè e davvero semplice essendo d’origine povera, verdure e fegatini.
Pici al ragù
I pici sono un piatto tipico dell’entro terra toscano, fin dalla tradizione l’impasto di questa particolare pasta è di sola acqua e farina. Anch’esso è un piatto povero legato alla tradizione della cucina contadina, questa pasta viene abbinata a diversi sughi o ragù. Nelle zone di Siena al ragù viene inserito anche del fegato, oppure per un sapore più intenso e deciso, questa pasta si accompagna spesso anche al ragù di cinghiale. Pensate che in Valdichiana troviamo anche i pici all’aglione, in parole povere conditi con pomodoro e aglione di Chiana.

Pappardelle al sugo di cinghiale
Altro piatto tipico di questa ragione sono le pappardelle: queste ricordano molto le tagliatelle di origine Emiliana, anche se la differenza sostanziale tra le due è la larghezza della pasta. In toscana un condimento famosissimo con cui vengono accompagnate è il sugo di cinghiale, la nascita di questa prelibatezza si colloca nella maremma toscana. Questo condimento di selvaggina regala una nota rustica e forte a questa pasta.

Il panino con il lampredotto
Il panino con il lampredotto, è uno dei più famosi street-food della cucina toscana. Ha origini fiorentine e antichissime, si pensa infatti risalga al medioevo, quando il Lampredotto prese piede grazie alle nuove botteghe di lampredottai o trippai, o per meglio dire uomini che lavoravano e tagliavano lo stomaco dei bovini. Per l’appunto, il lampredotto è fatto con una parte dello stomaco bovino: l’abomaso. Dovete sapere che il questa pietanza può essere gustata in due versioni, la più famosa, lo vede tagliato a pezzettini, cotto, salato e messo in un panino il Semelle. Oppure nella versione più classica, bollito, dove viene cotto anche per ore con pomodoro, cipolla, sedano ,prezzemolo ed a volte, arricchito anche con altri ortaggi per conferirgli un sapore ancora più contadino.
La bistecca alla fiorentina uno tra i principali piatti tipici
Siamo arrivati alla regina per eccellenza, sua maestà la fiorentina. Questo è uno dei maggiori piatti tipici toscani, il taglio di carne di scottona o vitellone, si ricava dalla lombata, con cottura al sangue su una griglia o una brace, ed è una tra le carni più famose al mondo. La storia di questa bistecca ha origini antichissime, si narra che proprio li a Firenze, nella capitale Toscana durante il periodo di splendore della famiglia Medici, la fiorentina iniziò a diffondersi. Leggende narrano che durante la notte di San Lorenzo le strade venissero occupate da numerosi falò, dove sopra venivano cotte queste prelibatezze. Altre storie invece si rifanno alla presenza di signori inglesi dell’800 che diedero il nome a questo tipico taglio di carne. Nella città dei giorni nostri, troverete un’infinità di ristoranti, agriturismi pronti a farvi assaggiare questa famosa bistecca alla fiorentina noi vi consigliamo la Trattoria Zà zà.

I Cantucci
Eccoci arrivati ad uno dei dolci tipici della Toscana, i Cantucci. Si tratta di particolari “biscotti” secchi con all’interno delle mandorle (anche se ne esistono di più varianti con frutta secca). La pasta grezza e ruvida gli dona quell’aria rustica, sono buonissimi accompagnati a dell’ottimo Vin Santo. La loro friabilità è dovuta alla doppia cottura in forno. Prima si creano i cosiddetti filoncini, ovvero dei piccoli rotoli di impasto, poi viene fatta una prima cottura e successivamente vengono tagliati in piccole listarelle che prendono così la famosa forma dei cantucci. Infine vengono ricotti per donargli la tipica friabilità.
Speriamo che questo articolo vi sia piaciuto e vi abbia fatto venire almeno un po’ di fame: noi non vediamo l’ora di tornare in Toscana!
Come sempre Welcome Troubles,
Francy & Ste